giovedì 20 febbraio 2014

Sono geniale!

Sono geniale !! …..ma ancora non so in che cosa. Questa sensazione credo l’abbiamo provata tutti, più o meno espressa. Da giovani, quando hai la vitalità che ti scoppia dentro e vuoi provare tutto; sulla quarantina, quando ti accorgi che anche il tuo lavoro alla lunga può essere ripetitivo e un po' noioso; intorno ai sessant’anni, quando capisci veramente di non aver più tutto questo tempo davanti e hai bisogno di sentirti bravo. Artisti, o meglio creativi, lo siamo un po’ tutti. A livello di persone normali io non faccio molta distinzione tra arte o creatività, basta secondo me riuscire a fare qualcosa di molto bello e armonioso mettendoci del nostro, se poi questa sensazione è condivisa da altri, esclusa la mamma, hai raggiunto il top. E’ artistico allestire una bella tavola imbandita, con colori intonati e piatti ben presentati. E’ arte comporre un vaso di fiori mescolando fiori di campo e rose ricercate. Arte è inventare un ricamo o il vestitino per tua figlia. Creativo e unico è fare con carta e nastrini un bel pacchetto per un regalo. E’ arte dipingere o scrivere o fare musica. E comunque tutto ciò che può scaturire da noi stessi, spontaneamente, e che indiscutibilmente…. ci piaccia da morire!!! Perché pittura?? Forse perché da piccolina passavo ore e ore a copiare i personaggi di Topolino, e alla fine Nonna Papera mi veniva proprio bene. Forse perché mi affascina riempire di colore uno spazio bianco. Forse perché tutto quello che mi circonda è luce e ombra, è riflesso di colore, è tonalità infinita di tutte le tinte conosciute ma mai uguali. La luce del sole diventa colore smagliante e ravviva tutto. Come i bambini sono incantata davanti a tutti i riflessi che mi vedo intorno, luci e colori preziosi come brillanti! Dopo un esordio di disegno a matita, a china e a inchiostro, ho scoperto quanto possa essere straordinario un ….colorificio! Matite, tantissime e colorate, tubi, tubetti, godet , pennelli, carte lucide e opache, tele di tutte le misure. E qui inizia il gioco. E’ tutto mio, mi appaga, mi assorbe, mi fa perdere la percezione del tempo, mi fa star bene. E poi, alla fine posso mostrarlo e….. come i bambini….. guarda che bello che ho fatto !! La complicazione viene quando pretendi a tutti i costi di crescere e migliorare, quando il gioco ti sta stretto, e scopri di ammirare smisuratamente il … gioco degli altri, degli altri….. Renoir o Monet o Raffaelo. A questo punto devi chiedere aiuto, devi imparare la tecnica che non sei riuscita a scoprire da sola, il gioco diventa più faticoso, l’irruenza diventa ragionamento, la foga diventa pazienza. Ma quello che fai incomincia a piacerti di più. Non sarà mai la mia professione, ma sarà più professionale quello che faccio.