Li porterei al Museo della scala di Milano in via
Bergognone. Già li vedo con il nasino in su, davanti a scenari incredibili, a
colonne di cartapesta lucidate a …..marmo, a scudi luccicanti e prue di velieri
antichi. E lì saprebbero che … è tutto finto e tutto …. fatto a mano. Nella sartoria piccoli straccetti colorati
danno vita a giullari medioevali , a
gladiatori romani e ancelle romantiche . E mille e mille bottoni, nastrini,
perline, pizzetti aspettano pazientemente il proprio ruolo. E poi le vetrine
con i costumi, usati nelle prime della
Scala dalle origini del Teatro, enormi, forse un po’ lisi e leggermente impolverati
nonostante la cura con cui vengono conservati
ma sempre sontuosi e affascinanti.
Un altro giorno, a sorpresa, vorrei capitare nella bottega
di un calzolaio. E’ incredibile quante scarpe e borse e cinture abbiano bisogno
di una riparatina. L’odore della colla è
un po’ forte, ma quanto è veloce la mano che taglia con il coltellino la suola
e poi rapidamente la tiene sotto il rullo per levigarla. Una lucidatina e… la scarpa riappare …. nuova. Forse questo ai ragazzini interesserà meno,
quando mai metteranno una scarpa … normale e non di gomma ?? Però con tutti quei ritaglini di cuoio e
pelle , colorati e morbidi, quante cose ci puoi fare !!I miei nipoti non devono aver paura di sporcarsi le mani. Dobbiamo provare un giorno a piantare i bulbi dei tulipani o degli iris , i buchi nella terra devono essere ben profondi e distanziati per permettere alle radici di svilupparsi bene . E che sorpresa l’anno dopo quando per ogni bulbo ne ritroveranno quattro o cinque !!
Un domenica mattina verniceremo a nuovo la mia vecchia
cassettiera, e se i ragazzi lo vorranno applicheremo ritagli floreali per
abbellirla. Un colore per ogni cassetto ?? Perché no !! Se la compri in negozio
la chiamano vintage e te la fanno pagare un pacco di soldi, ma è sempre la
stessa vecchia cassettiera. Vorranno i ragazzi toccare l’argilla? credo di si, è troppo divertente, anche se dopo non sai proprio dove metterle
quelle mani così imbrattate. Ma i
vasetti che puoi fare, i piatti …. E dopo averli fatti cuocere, via con il
colore, e qui saprò dire la mia! Dovremo trovare anche un elettricista che ci spieghi
finalmente come dobbiamo distinguere i
fili rossi e blu e neri senza rischiare di morire fulminati. Un bravo muratore ci insegnerà a usare un
trapano e ci spiegherà che non tutte le viti sono uguali e che quindi tanti
strumenti della sua borsa nera hanno un senso.
E se ci mancassero gli spunti? quanti e quanti altri
mestieri possiamo scoprire: le sartorie,
le ricamatrici , le legatorie … per non parlare delle officine e degli elettrauto.E … il tecnico delle luci che accende l’incantesimo sugli spettacoli in piazza, ma come farà!!
Si annoieranno i ragazzi con me? Non lo saprò mai ….ma starò
attenta a non fargli mai mancare un buon gelato o una libidinosa fetta di torta
alla fine di ogni nostra avventura.
Sarò riuscita a suggerire loro un mestiere, una
passione?? Almeno avrò provato!! E se da
grandi saranno diventati manager, perché è questo che vorrebbero diventare
tutti i nostri ragazzi laureati, almeno saranno capaci di cambiarsi una
lampadina o stringere un bullone. E che
figurone con i loro compagni !!
riflessione simpatica quanto assolutamente vera. Certo i nostri ragazzi imparano molte più cose di quante ne abbiano insegnate a noi a scuola. Ma serviranno per la vita? Dico quella di tutti i giorni quando sei alle prese con i problemi pratici magari banali ma necessari. Perchè è proprio questo che succede, sanno del superfluo e dell'astratto ma poi si perdono in un bicchier d'acqua sul necessario. Chissà se noi sapremo aiutarli ad invertire la rotta.
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