lunedì 27 ottobre 2014

Quando la natura compone la tua tavolozza – Franco Camillò




Bouganvillea - olio su tela - Franco Camillò
La percezione dei profumi, delle luci, dei colori è una prerogativa del tutto personale. Possiamo sforzarci di affinarla, di educarla ma ritengo si debbano fare sempre i conti con la sensibilità che ciascuno di noi si porta dentro.                                                                                                                           E a questo nostro esclusivo tesoro genetico si aggiunge l’influenza del luogo in cui siamo nati e vissuti .
Calabria - veduta della costa
Camogli -olio su tela - Franco Camillò
Io  sono di Milano e amo la mia città, ma credo che l’ amore che  io provo per la mia “terra di origine” scaturisca dalla mia mente, dal mio cuore ma non riesca a diventare una sensazione fisica. Conosco persone  nate nel Sud, nelle isole, nei posti di mare o di alta montagna, per le quali il legame profondo che  provano per la loro terra è principalmente fisico, è una sensazione reale, emozionale,  che incredibilmente provoca piacere, o dolore nella lontananza. Quando vivi ogni giorno della tua vita a contatto con la natura, assorbi i suoi umori, i suoi profumi e inevitabilmente i suoi colori.  E nelle terre calde, assolate, la percezione di tutto questo risulta amplificata. La potenza del sole aggredisce i colori e li accende, il grigio delle pietre, il blu del mare, il   rosso del fuoco. Il verde dei campi si scompone, un po’ verde, un po’ azzurro, un po’ viola, un po’ giallo, è un caleidoscopio alimentato dai raggi del sole che così proiettano  riverberi e riflessi.  Il caldo macera i frutti e i fiori e in questo processo di fermentazione l’intensità del loro profumo viene esaltata sino a che noi possiamo “respirare” l’odore del dolce e dell’aspro, come una fragranza.

Capo Vaticano - olio su tela - Franco Camillò


Cosa c’entra la tavolozza in tutto questo?

C’entra, perché quando la spiccata sensibilità personale si arricchisce della potenza della sua terra, l’arte che ne deriva è singolare, è diversa. Ecco quindi la scelta di certi colori, e solo quelli, puri, vivi, quasi elementari, per ritrarre le foglie di un albero, il pendio della campagna che ti porta al mare, le onde, gli scogli.  Credo sia proprio difficile comporre questi toni con … il ragionamento o con la semplice osservazione, si devono sentire e basta. Non sono frutto di troppe mescolanze, sono puliti, brillanti e ciascuno al posto giusto con il suo significato.

Franco Camillò che dipinge
Punta Chiappa - olio su tela - Franco Camillò
Franco Camillò è nato a Polistena, in Calabria, nel 1942 e qui vive e lavora tuttora. Ha iniziato il suo percorso pittorico formandosi alla scuola dei maestri Ugo Borgese e Francesco Cannata per proseguire poi, dal 1971 al 2000 , sotto la guida dell’ artista Giuseppe Pesa, con il quale ha intrecciato un profondo legame di affetto. Si definisce un uomo semplice ma  proprio dal suo ultimo Maestro ha ereditato  l’impegnativo incarico di rappresentare la Calabria nell’espressione artistica contemporanea. Dal 1976, anno della sua prima personale a Bologna, ha esposto con continuità a Maglie, Gioia Tauro, Palmi, Casarano, Palermo, Reggio Calabria, e ancora a Genova nel 1993, a Roma nel 1997 , a Milano in diverse personali dal 1997 al 2006, a Messina nel 2004 e a Camogli nel 2008, oltre naturalmente a Polistena, dove è di casa.  Ho visto i suoi quadri che, più che semplicità, mi hanno ispirato unicità, l’unicità di certi scorci che solo questa sua  terra e non altre può avere, di certi casolari che da tanto tempo io non ho più visto altrove. E’ la sua tavolozza che affascina e che emana luce e calore. Anche quando è ritornato a Milano, negli anni   2005 e 2006, esponendo le sue opere  alla Galleria Art Italica ed alla Galleria Nove Colonne, ha sempre ottenuto consenti  e apprezzamenti più che favorevoli, come quelli di autorevoli critici quali Fortunato Valenzise e Siro Brondoni.  Sono veramente in tanti a parlare di lui e a descrivere la poesia dei suoi dipinti, come, per nominarne alcuni, Antonio Floccari, Onofrio Brindisi, Angelo Lo Faro. Si è scritto di lui sul “Corriere di Roma” , su “Calabria Sconosciuta” e su “Polistena ieri e oggi”. Nel 2006 è stato incluso nell’Annuario Comed , guida internazionale di Belle Arti, e proprio in questa occasione il critico d'arte Carlo Franza gli ha riservato parole più che lusinghiere.

Milano - Galleria Ars Italica
Come si è detto, Franco Camillò è di casa  a Polistena e, ad  ogni sua nuova esposizione,  gli viene rinnovato l’apprezzamento per  il suo serissimo impegno pittorico.


Quindi, se organizziamo una vacanza in Calabria e amiamo l’arte,
                 Polistena e i dipinti di Franco Camillò meritano una deviazione!!

Pergola - Olio su tela - Franco Camillò - Annuario Comed 2006



Milano - Galleria Ars Italica










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